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manifesto la sinistra in cittàChe la sinistra nella nostra città sia storicamente minoranza è dimostrato dai risultati elettorali, soprattutto quando i cittadini votano per rinnovare il consiglio comunale ed eleggere il Sindaco. Dal 2008, tuttavia, l’elettorato di sinistra, pur dovendo votare per candidati sindaci di testimonianza, autonomi dalla coalizione di centrosinistra e, dunque, senza una reale possibilità di entrare in consiglio comunale, si è rafforzato sfiorando nel 2011 il 5 % dei consensi. Ora, nel 2016, Uniti a Sinistra ed i cosiddetti 30 autoconvocati iscritti a Sinistra Ecologia e Libertà hanno fatto la scelta di correre in coalizione non con il cosiddetto “centrosinistra” ufficiale (Luciani, PD & Co.) ma con la coalizione di civiche, centrosinistra e sinistra di Verso Francavilla in appoggio al Sindaco Stefano Di Renzo con cui, da quattro anni, si è concretizzato un proficuo lavoro di opposizione programmatica all’amministrazione Luciani. Uniti a Sinistra ha l’ambizione di rappresentare tutta la sinistra cittadina, rifiutando e stigmatizzando le scelte di qualcuno, per fare nome e cognome, Michele Pezone già candidato sindaco per la lista Uniti a Sinistra – SEL nel 2011 contro Antonio Luciani. Contornandosi di cavalli di ritorno dall’oblio (Francesca Rasetta), ex democristiani, amici, parenti e ragazzi di bottega del Sindaco, lontani anni luce dalla sinistra, e di qualcuno in buona fede di sinistra (anche di fuori città) ma poco addentro alle vicende locali, ha tentato di dare un tono di sinistra alla coalizione di Luciani. Un’operazione intellettualmente scorretta, poco onesta, stucchevole, priva di coerenza e credibilità programmatica.

Uniti a Sinistra ha l’ambizione di voler governare la città con le idee professate dalle sue componenti in questi anni e dando forza alla candidatura di Stefano Di Renzo. La storia della sinistra cittadina degli ultimi anni, nei fatti, è un patrimonio costruito con il nostro importante contributo e dare fiducia a Uniti a Sinistra e a Stefano Di Renzo significherà finalmente un’apertura di credito della città per un futuro veramente sostenibile da parte di un’amministrazione senza compromessi e tesa al bene comune che per noi è Francavilla ed i suoi cittadini.

 Da Primo Foglio n. 2, aprile 2016

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