Consiglio Comunale del 31.10.2016 - Antonio Luciani: “Ce ne fosse uno di quel comitato del quale parli (Comitato Risorgi Sirena n.d.r.) di Francavilla, ce ne fosse uno, tutti accolti, perchè noi accogliamo tutti, ma ho visto i nomi, ce ne fosse uno che puo’ spendere la sua francavillesità”
Durante la discussione sulla questione Sirena queste sono state le parole del Sindaco rivolte al Consigliere Stefano Di Renzo che perorava la causa del non abbattimento della Sirena. È quello che pensa dei cittadini che, pur vivendo a Francavilla da poco o tanto tempo, provenienti da altri lidi, si sono azzardati a dire che Palazzo Sirena deve rimanere in piedi. Quindi, secondo il Sindaco, tra i francavillesi di oggi c’è chi può vantare un pedigree di francavillesità. Chi, invece, per scelta di vita, per lavoro, per necessità, è venuto a vivere nella nostra città è un cittadino di serie b che non può o non deve esprimersi sulle questioni cittadine. NON E’ ABBASTANZA FRANCAVILLESE. A quando l’ordinanza che permetterà ai titolari di esercizi pubblici di esporre cartelli del tipo “QUI POSSONO ENTRARE SOLO I FRANCAVILLESI DOC”?
QUANDO UNO STUPIDO PENSIERO DIVENTA PAROLA DI SINDACO di Cazzirro
Come già esposto con l’intervento di cui sopra, nel consiglio Comunale del 31 ottobre, il Borgomastro ha dato ufficialmente legittimità ed ha istituzionalizzato quello che era un pensiero già espresso nel 2013, in occasione della cosiddetta battaglia dei tigli, da alcuni francavillesi definitesi doc che urlavano contro i componenti del comitato Salviamo gli alberi di Viale Nettuno. L’accusa era quella di non essere veri francavillesi, dei non abbastanza francavillesi, della serie “dde chi si lu fije?“. Insomma un anacronistico segnale di intolleranza verso quasi il 70-80 % dei francavillesi di oggi provenienti appunto da altre località. Quasi un razzismo latente. Una componente del comitato dell’epoca di allora, non originaria di Francavilla, scrisse un articolo su queste pagine che, oggi, ripubblichiamo di fianco. Abbiamo cancellato l’identità dell’autrice in quanto la stessa, nel frattempo, si è candidata nella scorsa primavera in una lista in appoggio allo stesso Borgomastro e non sappiamo se disconosca anche le sue parole di allora. Ah, mi chiedo, chissà se io ho abbastanza francavillesità per poter continuare a parlare del contado da queste pagine…
Da Primo Foglio n. 5, novembre 2016