In occasione della 25° edizione di Buendia in festa la nostra associazione è lieta di ospitare la bella iniziativa ideata da Virginia Marrone. “Il cielo è di tutti” è una mostra collettiva fotografica solidale, itinerante ed in continuo mutamento, in sostegno delle associazioni italiane ONLUS e NO PROFIT operanti in Italia e nel mondo. In questa occasione i membri dell’associazione Buendia e la curatrice Virginia Marrone hanno deciso che a beneficiare dell'iniziativa fosse l'associazione no profit “Gatti di Asgaror”, che dal 2012 si dedica alla tutela e alla cura dei gatti del territorio di Francavilla al Mare. Come associazione abbiamo avuto modo di conoscere da vicino gli sforzi e il grande impegno profusi da Paola Giorgiani, presidente dell’associazione “Gatti di Asgaror” nel tentativo di sopperire all'assoluta mancanza di una adeguata attenzione nei confronti dei felini presenti sul nostro territorio. Partecipare e sostenere l’iniziativa è semplicissimo: basta munirsi di un qualsiasi obiettivo fotografico, alzare il naso all’insù verso il cielo e scattare.
Per il 25° anno consecutivo ci troverete in Piazza Mediterraneo per festeggiare insieme i 30 anni dell'associazione e del periodico Primo Foglio. Trent'anni di attività portati avanti grazie all’impegno dei volontari, ricorrendo sempre allo strumento dell’autofinanziamento nonchè al prezioso contributo dei cittadini sostenitori. Anche quest’anno e già da adesso potete acquistare i biglietti della sottoscrizione a premi, un modo semplice e concreto per sostenere le nostre iniziative. L’estrazione si svolgerà, come di consueto, l’ultima sera della festa . Vi aspettiamo numerosi accompagnati come sempre da musica, ottimo cibo e cultura.
Ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi,
ecologisti fulminati sulla via di Damasco andare a braccetto con Attila,
tagliatori seriali di alberi fare passerella per l’ambiente cavalcando il referendum sulle trivelle,
partiti che VOTIAMO SI AL REFERENDUM! ma in Regione continuano a stare con chi ha tolto l’appoggio allo stesso perché chiuso il capitolo Ombrina “Stà bbone Rocche, stà bbone tutta la rocche”….
E tutti questi momenti andranno perduti nel tempo,
come lacrime nella pioggia.
È tempo di votare.
Da Primo Foglio n. 2, aprile 2016
Abbiamo annunciato sulla stampa l’incontro nella nostra sede con la Dott.essa Ariane Sept dell’Università di Berlino che ha scelto il confronto con la nostra associazione quale interlocutore privilegiato per un suo studio sulla nostra città. Dopo qualche giorno dalla sua permanenza a Francavila ci ha inviato un abstract delle prime fasi del suo lavoro per conto della facoltà di urbanistica e Sociologia dell’Università tedesca. Ne pubblichiamo solo una piccola parte significativa, tuttavia, per quanto attiene l’aspetto dell’ospitalità della città. L’intero lavoro sarà un’interessante instantanea di Francavilla “scattata” da un occhio imparziale e professionale.
Francavilla e la qualità della vita
Che cos’è la qualità della vita nei piccoli centri? Se Francavilla al Mare da circa 15 anni fa parte dell’associazione Cittaslow, allora deve essere una “città del buon vivere”. Detto questo sono venuta per quasi un mese fuori stagione per capire meglio cosa potrebbe significare “qualità della vita”.
Che la sinistra nella nostra città sia storicamente minoranza è dimostrato dai risultati elettorali, soprattutto quando i cittadini votano per rinnovare il consiglio comunale ed eleggere il Sindaco. Dal 2008, tuttavia, l’elettorato di sinistra, pur dovendo votare per candidati sindaci di testimonianza, autonomi dalla coalizione di centrosinistra e, dunque, senza una reale possibilità di entrare in consiglio comunale, si è rafforzato sfiorando nel 2011 il 5 % dei consensi. Ora, nel 2016, Uniti a Sinistra ed i cosiddetti 30 autoconvocati iscritti a Sinistra Ecologia e Libertà hanno fatto la scelta di correre in coalizione non con il cosiddetto “centrosinistra” ufficiale (Luciani, PD & Co.) ma con la coalizione di civiche, centrosinistra e sinistra di Verso Francavilla in appoggio al Sindaco Stefano Di Renzo con cui, da quattro anni, si è concretizzato un proficuo lavoro di opposizione programmatica all’amministrazione Luciani. Uniti a Sinistra ha l’ambizione di rappresentare tutta la sinistra cittadina, rifiutando e stigmatizzando le scelte di qualcuno, per fare nome e cognome, Michele Pezone già candidato sindaco per la lista Uniti a Sinistra – SEL nel 2011 contro Antonio Luciani. Contornandosi di cavalli di ritorno dall’oblio (Francesca Rasetta), ex democristiani, amici, parenti e ragazzi di bottega del Sindaco, lontani anni luce dalla sinistra, e di qualcuno in buona fede di sinistra (anche di fuori città) ma poco addentro alle vicende locali, ha tentato di dare un tono di sinistra alla coalizione di Luciani. Un’operazione intellettualmente scorretta, poco onesta, stucchevole, priva di coerenza e credibilità programmatica.
Uniti a Sinistra ha l’ambizione di voler governare la città con le idee professate dalle sue componenti in questi anni e dando forza alla candidatura di Stefano Di Renzo. La storia della sinistra cittadina degli ultimi anni, nei fatti, è un patrimonio costruito con il nostro importante contributo e dare fiducia a Uniti a Sinistra e a Stefano Di Renzo significherà finalmente un’apertura di credito della città per un futuro veramente sostenibile da parte di un’amministrazione senza compromessi e tesa al bene comune che per noi è Francavilla ed i suoi cittadini.
Da Primo Foglio n. 2, aprile 2016
Parole da sindaco? Ripubblichiamo l’intervento apparso sul blog del Sindaco Luciani nella primavera del 2013 mentre il comitato Salviamo gli alberi di Viale Nettuno presidiava il cantiere allo scopo di difendere i tigli dal taglio deciso dal Sindaco. Le idee possono essere diverse ma quello che non può mancare tra avversari politici è il rispetto personale. Da quanto scritto dal Sindaco all’epoca sembra che questa sensibilità non gli appartenga.
Francavilla: la setta, i burattini e gli uomini liberi.
Una Francavilla diversa, moderna, pulita ed accogliente la SETTA non la vuole. Non la vuole perché la dottrina della SETTA prevede di depredare questo territorio facendo prevalere gli interessi degli adepti su quelli della comunità. Faccendieri, soggetti senza un lavoro che vivono principalmente con i proventi diretti o indiretti derivanti dalla politica, costruttori improvvisati, tecnici senza clienti, giocatori incalliti, uomini “piccoli” che hanno necessità di giustificare la loro esistenza in vita. Non importa il colore politico né il Partito. Loro sono disposti a tutto, anche a puntare il dito contro chi gli è vicino se c’è un potenziale tornaconto. Sfruttano ogni mezzo. Seminano odio quando serve. Sfruttano la menzogna, le chiacchiere da bar. Perfino l’aggregazione e la condivisione di idee con i nemici di sempre o con i BURATTINI, se ciò serve temporaneamente al loro scopo. I BURATTINI sono brave persone, inconsapevoli di essere semplici burattini.