
"ARBEIT MACHT FREI" questa era la scritta beffarda con la quale i carnefici nazisti accoglievano i deportati ad Auschwitz. Il 27 gennaio 1945 i primi soldati russi entravano nel famogerato campo di sterminio.
Primo Levi così testimoniava:" ...sul pavimento, l'infame tumulto di membra stecchite, la cosa Sòmogyi. I vivi sono più esigenti, i morti possono attendere... i russi arrivarono mentre Charles ed io portavamo Sòmogyi poco lontano..."

