ovvero l'editto francavillese contro il nostro giornale.
Il 19 aprile, a Palazzo Sirena, a margine dell'iniziativa di presentazione del nuovo servizio di raccolta differenziata porta a porta che partirà dal mese di maggio prossimo, il Consigliere Comunale Rocco Cappelletti leggeva parti dell'editoriale del nostro giornale del mese di Marzo, S'avanza uno strano 2009, in cui si parlava della sua persona e di quei consiglieri che, eletti nelle file del centrodestra, hanno scelto di venire in soccorso del Sindaco Di Quinzio. Il folto uditorio non ha potuto godere appieno del nostro scritto che censurava anche quelli che avevano abbandonato il Sindaco. Di questo non è stato fatto minimo cenno in quanto il Cappelletti ha sottolineato quanto più l'interessava e rivolgendosi al Sindaco sosteneva che quanto da noi esposto significava la sua morte politica (?!). Poi snocciolava uno ad uno nome e cognome dei componenti della Redazione, in un'atmosfera da pubblico ludibrio. Insomma quasi un editto...francavillese di sapore berlusconiano. Ci definitiva di sinistra e "sinistri". Ora la nobile parola sinistra, intesa come parte politica, udita in bocca al Cappelletti è quasi un'offesa. Circa il tentativo di volerci mettere in difficoltà pubblicamente, credo che il Cappelletti non conosce la storia di questo giornale e dei suoi componenti. Eravamo presenti ed avremmo facilmente potuto ribattergli e metterlo in difficoltà, ma l'occasione non era da scontro politico. Stava partendo un nuovo progetto a cui siamo molto interessati. La stranezza è che l'"esperto" in tema di raccolta differenziata per l'amministrazione Di Quinzio è colui che, pur essendo stato assessore all'ambiente dal 1998 al 2000 non è riuscito a proseguire il lavoro messo in campo dal Centro-sinistra e dal mio assessorato nel 1997. Tanto da cedere la delega a Anna Chiementa. Fino al 2007,inoltre, è stato ininterrottamente assessore delle Amministrazioni Angelucci non mostrando nessun interesse e non dando alcun contributo allo sviluppo della raccolta differenziata nella nostra città. Siamo convinti che il Cappelletti abbia delle difficoltà con la lingua madre. E' sempre imbarazzante spiegare ad altri un testo scritto in un discreto italiano, ma tanto considerato gli ribadisco che quanto da noi esposto ha il seguente significato: chi si trova in consiglio comunale perché eletto dai cittadini in maggioranza o all'opposizione prima di cambiare schieramento (cosa che è avvenuta più volte a Francavilla e che noi abbiamo sempre censurato), dovrebbe quantomeno esporre agli elettori delle credibili (?!) motivazioni alla base di tale scelta. Domenica 19 aprile il Cappelletti ha detto che piuttosto che rinviare la città alle elezioni era corso in aiuto del Sindaco Di Quinzio. E dire che, non più di qualche mese fa, rivolgendosi ad un nostro redattore, ci accusava di essere troppo morbidi nei confronti di questa ammi-nistrazione e di aver cambiato linea politica (sigh!). Ma il Cappelletti si è avventurato ancora più in là invitando il Sindaco Di Quinzio ad azzerare la maggioranza ed a trovare il sostegno in Consiglio Comunale. Non auguriamo a nessun Sindaco di trovarsi nelle condizioni in cui si trova Di Quinzio. Abbandonato da un pezzo di maggioranza ( UDC, De Felice e compagnia bella ) e con i suoi consiglieri ed assessori che lo lasciano sempre più solo (sono parole sue). Ma il nostro punto di vista è che questa confusione di ruoli, pur se vitale per la sopravvivenza dell'amministrazione ci lascia perplessi e avrebbe come minimo la necessità di pubbliche e chiare motivazioni politico-amministrative da parte di chi sceglie di cambiare campo. In caso contrario la politica cittadina rischia di diventare una brodaglia anonima anzi...degli sciapi cappelletti in brodo.
MorenoBernini